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Prestito senza busta paga: come posso ottenerne uno?

Ottenere un prestito senza busta paga non è affatto un’operazione semplice. E, anzi, molte volte il rifiuto è categorica, senza alcuna possibilità di replica o di poter far valere le proprie ragioni. Ci sono, però, alcune occasioni in cui la banca può chiudere un occhio perché tu sei stato in grado di fornirle le giuste garanzie. Quali sono? Eccone alcune.

Avere una rendita. No, non stiamo dicendo (purtroppo per te) la possibilità di vivere senza lavorare – del resto è una fortuna che pochissimi al mondo possono concedersi -. Ma del fatto che tu possa avere un’entrata fissa ogni mese per far fronte alle spese, proprio come se fosse uno stipendio. L’esempio più comune, che è poi quello che ti facciamo noi ora, è quello del fitto. Soprattutto se hai genitori o parenti che hanno approfittato del boom economico del Secondo DopoGuerra, è probabile che tu possa aver ereditato una seconda casa. In questo caso, generalmente, tre sono le strade: o ne fai un b&b, o la fitti o te la ‘godi’. Se hai pensato alla seconda opzione, allora puoi dire alla banca – munito di regolare certificato di pagamento del tuo inquilino, del contratto e di tutti i documenti accessori – che chi vive in quella casa mensilmente ti paga un affitto. E, quindi, sei in grado comunque di andare avanti.

Un’altra strada da optare è quella chiamata prestito d’onore. È un’idea che, nata in America, si sta facendo strada, seppur lentamente, in Italia. Per andare dritto al punto, esistono anche i prestiti senza busta paga per giovani, così da permettere a chi non ha lavoro o sta continuando a studiare, di concedersi qualche sfizio o pagarsi gli studi in totale autonomia.

Sono quei prestiti a tasso agevolato, con una persona che funge da garante, per permettere allo studente di poter svolgere gli esami o seguire in master senza preoccuparsi di dover pensare come potrà sostenere i suoi studi. Di solito, nei casi più estremi, addirittura il rimborso del prestito può avvenire dopo che il ragazzo ha ultimato il suo percorso accademico e ha trovato un lavoro. Questo è un ulteriore plus che viene concesso, anche se c’è da dire che non è molto comune. Lavorare e studiare insieme non sempre è possibile e, quindi, questa è un’ottima possibilità.

Chi non ha una busta paga è sicuramente il libero professionista. Ma non è una mancanza: è semplicemente un diverso modo di lavorare. Senza stipendio ‘fisso’ ma con la consapevolezza di poter guadagnare un giorno 100, un altro 1000 e stare due mesi senza vedere un euro. In tal caso, come la banca potrebbe gestire la situazione? Semplicemente vedendo lo storico dell’autonomo. Se ogni anno chiude in positivo, se l’utile aumenta di anno in anno – o, quantomeno, resta costante – allora non dovrebbe avere grossi problemi a ricevere una risposta positiva. In tal caso, quindi, puoi anche andare in banca senza busta paga!

E se invece sei un disoccupato che, magari, ha perso il lavoro? Se non hai un’altra entrata, non hai alternative? In realtà ce le avresti. Si tratta dell’ipoteca. L’ipoteca è una particolare forma di ‘concessione’ che fai all’ente: praticamente, stai dicendo che se non riesci a saldare le rate, la banca avrebbe il diritto di prendersi quell’oggetto. Spieghiamo il tutto con un esempio: se devi chiedere 10mila euro ma non hai un contratto di lavoro però possiedi un bene di uguale valore, potresti aver trovato la soluzione. Fai mettere alla banca un’ipoteca su quel bene: se non riesci a saldare il debito, diventa automaticamente suo e ne fa l’uso che vuole.

Troppo pericoloso? Allora puoi affidarti a un garante che offra le giuste garanzie. Magari, ad esempio, è un pensionato o è un lavoratore pubblico. Se è un dipendente privato e risulta un buon pagatore negli archivi, allora il problema è risolto. L’unico inconveniente è che se tu dovessi venir meno al saldo delle rate, sarà il garante stesso a sborsare i soldi di tasca sua. È una delle pratiche più usate, per esempio, dai giovani che vogliono comprare un’auto ma sono precari: prendono uno dei due genitori come garanzia e, quindi, sono riusciti a ottenere ciò che desiderano. E tu, hai già scelto come fare?